VADEMECUM sulla Gestione dei lavoratori

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Undicesimo posto finale per gli azzurri, nonostante tre vittorie in cinque partite. Domani la finalissima tra USA e Gran Bretagna (ore 15.30, diretta RaiSport).

L’Italia del basket in carrozzina si congeda dal Campionato del Mondo di Amburgo 2018 con una prestigiosa vittoria sul Canada di Patrick Anderson, il più forte giocatore al mondo. Il 70 a 66 finale vale per gli azzurri un undicesimo posto decisamente ingeneroso, alla luce delle tre vittorie (due delle quali contro big del calibro di Turchia e appunto Canada) in cinque match disputati; il formato della competizione non ha aiutato il gruppo di Di Giusto, che di fatto ha steccato solo un quarto di gioco negli ottavi di finale contro l’Argentina; ma ciò non cancella la sensazione di un gruppo che sta alzando il proprio livello di competitività, dopo aver già ben figurato negli ultimi Europei di Tenerife 2017.

LA PARTITA – L’Italia parte subito forte, con Enrico Ghione, al proprio esordio nel Mondiale, inserito nel quintetto iniziale; ed è proprio Ghione a indirizzare per primo l’inerzia del match: gli azzurri accumulano subito un discreto margine di vantaggio, sfruttando la vena realizzativa di Marco Stupenengo (13 punti e 12 assist per lui alla fine), autore della propria migliore prestazione statistica nel torneo. Il +5 di fine primo quarto (20-15) si allarga lentamente fino a sfondare la doppia cifra di vantaggio a fine secondo quarto; poi il primo tentativo di fuga alla ripresa del gioco dopo la pausa lunga: il Canada soffre i tagli di Raourahi, come sempre tra i migliori con 15 importantissimi e spettacolari punti frutto di un 7/10 dal campo e dell’altro piccolo Santorelli, anche lui in doppia cifra con 11 punti. Patrick Anderson e compagni però non si danno per vinti anche sotto di 14 e trovano la forza nell’ultimo quarto di rimontare, con un fulmineo parziale che li porta fino alla parità sul 64-64 a meno di due minuti dalla sirena. Volata, quindi, decisa da uno dei migliori azzurri sul parquet, Jacopo Geninazzi, che firma il canestro del vantaggio a 14 secondi dalla fine, prima dei due liberi conclusivi, a cronometro già azzerato.

Il Campionato del Mondo di Amburgo si chiuderà domenica 26 agosto con la finalissima tra Stati Uniti e Gran Bretagna, trasmessa in diretta su RaiSport a partire dalle ore 15.30. Inglesi protagonisti anche del torneo femminile, dove si giocheranno l’oro contro l’Olanda nella serata di sabato 25.

ITALIA – CANADA 70 a 66

Italia (Raourahi 15, Geninazzi 14, Santorelli 11, Papi 7, Ghione 4, Spanu 3, De Maggi 3)

Canada (Goncin 30, Anderson 22, Eng 8, Hedges 4, Dallaire 2, Miller, Vermette, Jassman, Higgins).

Gli azzurri pagano un brutto primo quarto e perdono 46 a 59. Argentina ai quarti.

 

Il sogno mondiale dell’Italia del basket in carrozzina si infrange proprio sul più bello, alla soglia del traguardo di entrare tra le prime otto squadre del mondo: l’Argentina batte gli azzurri 59 a 46 negli ottavi di finale del Campionato del Mondo di Amburgo e cancella in un colpo solo le ambizioni di un gruppo capace solo due giorni fa di battere dominando la Turchia campione d’Europa. Ora per gli azzurri rimane da giocare un’altra sola partita per decidere il piazzamento finale, sabato prossimo (orario e avversario da stabilire), match di fatto però con poco significato rispetto a quanto sarebbe potuto essere. L’Argentina invece avanza, e con merito, ai quarti di finale, dove l’attende la corazzata statunitense.

LA PARTITA – Tutto o quasi si decide nel corso di un primo quarto da incubo per i ragazzi di coach Di Giusto, entrati in campo apparentemente scarichi e privi della giusta energia nervosa degna di un palcoscenico come un ottavo di finale del Mondiale: l’Argentina invece è determinata come sempre, l’agonismo che il capitano Adolfo Damian Berdun mette sul parquet fin dal primissimo possesso ne è l’immagine più esemplare. L’Italia praticamente rimane sui blocchi mentre l’avversario scappa subito via: 7 a 0 dopo pochissimi minuti, che poi diventa il 21 a 7 della fine del primo quarto (con un solo canestro dal campo per gli azzurri, firmato Stupenengo), un margine di 14 punti che di fatto rappresenterà la differenza tra le due squadre fino alla sirena finale. A più riprese nel corso della partita gli azzurri cercano di ricucire, e in un paio di occasioni riescono anche a tornare sotto la doppia cifra di svantaggio, prima con una buona fiammata di Filippo Carossino a metà secondo quarto, e poi con uno scatto d’orgoglio dell’altro capitano Simone De Maggi, che chiude per la prima volta in doppia cifra nel torneo con 16 punti; ma l’impressione è sempre che l’Italia non ne abbia abbastanza, che manchi cioè quella giusta intensità per tornare a contatto con un’Argentina, da parte sua, sempre ordinata e lucida. Le statistiche finali parlano di un Gomez top scorer con 22 punti, ma non di un Berdun padrone assoluto dell’emotività del match, il quarto di fila giocato senza saltare nemmeno un minuto in questo Mondiale.

I COMMENTI – Amarezza, e tanta, alla fine nelle parole di coach Carlo Di Giusto: “Come nell’ultima amichevole prima di partire per Amburgo, siamo stati incapaci di entrare in campo contro gli argentini tenendo alta la tensione. Non è poi facile giocare tutto il match inseguendo, e non può essere un singolo a risolvere la situazione, dobbiamo cercare di rimanere più squadra, anche nelle sconfitte. Abbiamo peccato di immaturità, e dobbiamo imparare tutti a crescere da delusioni come questa”.

ITALIA – ARGENTINA 46 – 59

Italia (De Maggi 16, Carossino 9, Raourahi 5, Papi 5, Stupenengo 4, Geninazzi 3, Spanu 2, Santorelli 2, Beltrame, Giaretti, Schiera).

Argentina (C. Gomez 22, Esteche 12, Perez 10, Berdun 9, Copa 4, Villafane 2, Ruggeri, Ovejero).

Nell’ultimo match del girone gli azzurri battono i Campioni d’Europa 69 a 52 e ipotecano il secondo posto nel Gruppo C.

 

Una vittoria che finisce dritta nel libro dei ricordi più belli della storia del basket in carrozzina azzurro quella arrivata oggi ai Campionati del Mondo di Amburgo: nell’ultimo match della fase a gironi del torneo, l’Italia batte con una prova maiuscola i Campioni d’Europa in carica della Turchia, un 69 a 52 che ben racconta la straordinaria prestazione messa in campo dai ragazzi di coach Carlo Di Giusto. E ora si apre tutto un altro Mondiale per i nostri colori, con prospettive forse quasi insperate dopo la sconfitta all’esordio contro il Giappone: il secondo posto nel raggruppamento C significa infatti grandi probabilità di evitare Australia e Spagna negli ottavi, anche se il nome della prossima avversaria (e l’orario del match) si conoscerà solo domani, dopo la fine della fase a gironi.

LA PARTITA – Italia e Turchia si ritrovano una contro l’altra con la medesima situazione in classifica, una vittoria (contro Brasile) e una sconfitta (contro Giappone) a testa, tanto da rendere il match una sorta di spareggio per il secondo posto. L’inizio degli azzurri è convinto e determinato, come spesso accaduto fin qui nel torneo, ma la Turchia c’è, nonostante la stella Gurbulak fatichi ad entrare in partita. I primi 20 minuti sono combattuti ed equilibrati, andiamo alla pausa lunga sotto di un punto ma la sensazione è che l’Italia ne abbia di più; e infatti il terzo quarto vede gli azzurri scappare via fin da subito: Papi assicura continuità di realizzazione sotto canestro (già 13 punti nei primi 20 minuti), ma sono soprattutto i piccoli Raourahi e Spanu a mettere in crisi la difesa turca. Il parziale da 19 a 6 nella seconda metà del terzo quarto indirizza definitivamente l’inerzia del match, i turchi non trovano più ordine in attacco e nell’ultimo periodo gli azzurri devono solo controllare i tentativi non convinti di rientrare da parte degli avversari. Alla sirena il +17 del tabellone è l’istantanea migliore per raccontare il successo dell’Italia: il miglior realizzatore tra i nostri è Giulio Maria Papi con 19 punti, ma negli occhi rimane la prestazione complessiva della squadra, paziente e precisa in attacco, attenta e cattiva in difesa.

I COMMENTI – Grandissima la festa degli azzurri alla sirena finale, insieme ai tanti tifosi italiani presenti sugli spalti, protagonisti di una parita parallela con il resto della Edel-Optics.de Arena, interamente occupata dai caldi e rumorosi tifosi turchi. “Una vittoria che ci dà una carica incredibile” dice Claudio Spanu, 14 punti e 7 rimbalzi per lui; “Siamo una squadra giovane ma abbiamo tanta voglia di imparare e fare bene. Vogliamo andare più avanti possibile e ora forse le altre inizieranno ad avere paura di noi”.

“Abbiamo dimostrato quanto valiamo” gli fa eco Francesco Santorelli; “La sconfitta col Giappone ci ha fatto crescere e oggi siamo consapevoli delle nostre potenzialità. Ora pensiamo giorno per giorno, convinti di poter fare ancora meglio

Infine le parole del Direttore Tecnico Carlo Di Giusto: “Comincio a riconoscere la mia idea di basket in questa squadra. La Turchia è una avversaria con cui riusciamo sempre a dare il meglio di noi, avevamo sfiorato l’impresa già lo scorso anno agli Europei, oggi ci siamo riusciti. L’obiettivo rimane quello di far crescere questo gruppo e devo dire che anche io sto crescendo insieme a loro. Se ognuno dei ragazzi che scende in campo riesce a dare il meglio secondo le proprie caratteristiche, allora diventiamo una vera squadra, come oggi. Adesso in questo Mondiale vogliamo continuare a crescere: già la prospettiva di entrare tra le prime otto sarebbe un grande risultato”.

Ora una giornata di riposo per gli azzurri, prima del via agli ottavi di finale di martedì 21 agosto.

ITALIA – TURCHIA 69 a 52

Italia (Papi 19, Carossino 16, Raourahi 15, Spanu 14, Geninazzi 4, Giaretti 1, Santorelli)

Turchia (Gumus 15, Arslanoglu 9, Dalay 7, Gurbulak 6, Tiprak 4, Ar 4, Acar 4, Bahcekapili 2, Safak, Gundogdu).

Azzurri sconfitti dal Giappone 58 a 50 nel primo match del Mondiale di Amburgo. Domani alle 11.45 il Brasile.

 

Esordio difficile per la Nazionale italiana di basket in carrozzina ai Campionati del Mondo di Amburgo: gli azzurri escono sconfitti da Giappone 58 a 50, dopo un match a lungo equilibrato e rimasto sul filo dell’incertezza fino agli ultimi due minuti.

Già domani però occasione di rivalsa, alle 11.45 nel secondo match del Girone C contro il Brasile, che in serata giocherà contro la Turchia campione d’Europa. Dal piazzamento nel gruppo preliminare dipenderà l’accoppiamento per gli ottavi di finale, contro una tra Australia, Spagna, Argentina e Olanda.

LA PARTITA – Buona partenza dell’Italia che nel primo tempo sembra trovare subito le contromisure al pressing dei giapponesi. Un quintetto con tre lunghi in campo e diverse buone soluzione offensive permettono ai ragazzi di coach Di Giusto di scappare subito oltre le doppia cifra di vantaggio (22 a 11 ad inizio secondo quarto). Poi però l’inerzia inizia lentamente a cambiare, con il Giappone che prima ricuce lo svantaggio e poi si riporta a contatto a metà partita. Il terzo quarto è difficile: la difesa aggressiva dei giapponesi sale di intensità e i nostri trovano sempre più difficoltà a trovare ritmo e tiri comodi in attacco. Dal sorpasso del 32 a 30 con 7’25’’ da giocare nel terzo periodo, l’Italia non riuscirà più a mettere la testa avanti, nonostante un paio di tentativi di rimonta vanificati da imprecisioni sotto canestro. Fatale nel corso dell’ultimo quarto sarà un parziale di 6 a 0 che ci rispedisce a -8 con meno di un minuto da giocare, un divario troppo grande da ricucire in così poco tempo.

I COMMENTI – Delusione nelle parole degli azzurri a fine match, a partire da Jacopo Geninazzi, che non ha festeggiato con una vittoria il suo trentunesimo compleanno: “Sapevamo le loro caratteristiche e siamo entrati in campo preparati e con la giusta intensità, peccato non sia stato sufficiente, soprattutto nella fase finale del match. E’ comunque ancora tutto apertissimo e già da domani col Brasile siamo pronti al riscatto”.

Rammarico anche per Andrea Giaretti, top scorer azzurro con 11 punti: “Abbiamo perso lucidità con l’andare del match, abbiamo sbagliato troppo sotto canestro. Dobbiamo essere più tranquilli in attacco e non abbatterci alla prima difficoltà”.

Questa infine l’analisi di coach Di Giusto: “Siamo qui per crescere e per imparare. Il Mondiale per questo gruppo sarà come prendere un master all’università e ci sta passare anche da queste sconfitte. Ho visto però molte cose buone, la giusta intensità e concentrazione per gran parte del match, poi probabilmente abbiamo anche pagato fisicamente il forte pressing dei giapponesi”.

Azzurri di nuovo in campo, come detto, domani alle 11.45 contro il Brasile (diretta su RaiSport), per un match che dirà già tanto sugli equilibri del nostro girone.

GIAPPONE – ITALIA 58 a 50

Giappone (Kozai 15, Akita 12, Chokai 8, Fujimoto 6, Toyoshima 5, Iwai 4, Fujisawa 4, Murakami 4, Kawahara, Miyajima, Furusawa).

Italia (Giaretti 11, Geninazzi 10, Raourahi 6, Spanu 6, Papi 6, Santorelli 6, Carossino 3, Stupenengo 2, De Maggi, Schiera, Beltrame).

A Lignano Sabbiadoro buone risposte per gli azzurri dal doppio test amichevole. Martedì la partenza per Amburgo, il 17 l’esordio.

Doppio test amichevole per la Nazionale di basket in carrozzina durante l’ultima fase di preparazione ai prossimi campionati del Mondo. Venerdì 10 e sabato 11 a Lignano Sabbiadoro, gli azzurri hanno sfidato prima il Canada e poi l’Argentina, anch’esse impegnate nella prossima rassegna iridata in Germania.

Nel primo match contro la nazionale canadese, guidata dalla stella internazionale Patrick Anderson, considerato il miglior giocatore al mondo e tra i più forti di sempre nella storia di questo sport, l’Italia ha giocato alla pari contro una delle favorite per la zona medaglie del Mondiale. Tanti esperimenti per coach Di Giusto, che ha provato soprattutto un quintetto con tre lunghi, sfruttando la duttilità di Jacopo Geninazzi prima ed Andrea Giaretti poi. Ottime le prestazioni di Ahmed Raourahi, già in forma Mondiale, e Marco Stupenengo, che è andato in doppia cifra con 10 punti. Gli azzurri hanno condotto il match per oltre 25 minuti, arrivando anche alla doppia cifra di vantaggio, prima del calo dell’ultimo periodo. Nel 59 a 51 finale il miglior marcatore è stato Patrick Anderson con 19 punti e con alcune giocate che hanno entusiasmato il pubblico presente.

Nella seconda amichevole contro l’argentina degli “italiani” Berdun ed Esteche (entrambi tesserati Briantea 84 Cantù), l’Italia parte male, andando quasi subito sotto di oltre dieci punti. I ragazzi di coach Di Giusto, forse affaticati dopo 3 intensi giorni di carichi di lavoro, sembrano a lungo incapaci di invertire l’inerzia del match, saldamente nelle mani dei sudamericani per oltre 20 minuti. Poi nella ripresa la reazione, prima con un terzo quarto equilibrato ma vinto di misura, poi con un ultimo periodo di gioco finalmente intenso, che ha permesso agli azzurri di tornare fino a un possesso di distanza. L’ultimo tiro di Stupenengo cancella l’overtime (55 a 53 alla sirena) ma non la sensazione di un’Italia dalle potenzialità ancora non pienamente espresse.

E le parole di coach di Giusto al termine del doppio test vanno proprio in questa direzione: “Fatichiamo a tenere alta la tensione nel corso del match, abbiamo dei passaggi a vuoto abbastanza vistosi e questo, insieme alle percentuali al tiro ancora basse, non mi fa stare tranquillo a così pochi giorni dall’esordio Mondiale. Abbiamo comunque affrontato due squadre importanti, che potrebbero ricapitarci lungo la strada del nostro torneo, dimostrando di non essere inferiori. Spero che l’aria del Campionato del Mondo possa aiutare alcuni dei ragazzi più giovani e in generale di vedere una condizione fisica più brillante”.

Martedì il gruppo azzurro partirà per Amburgo dall’aeroporto di Venezia. Venerdì 17 alle ore 9.30 l’esordio contro il Giappone, con diretta su RaiSport.

 

I TABELLINI

ITALIA - CANADA 

Italia 51 (Raourahi 12,  Stupenengo 10,  Carossino 8,  Spanu 5, Giaretti 5,  Ghione 4, Santorelli 3, Papi 2, Geninazzi 2, Schiera, Beltrame, De Maggi).

Canada 59 (Anderson 19, Goncin 17, Eng 8, Hedges 4, Dallaire 3, Ostepchuk 1, Higgins 1, Jassman 4, Miller 2, Vermette).

 

 

ITALIA - ARGENTINA 

Italia 53 (Raourahi 12, Stupenengo 11, Carossino 9, Spanu 6, De Maggi 5, Giaretti 3, Ghione 3, Schiera 2, Beltrame 2, Papi, Geninazzi).

Argentina 55 (Bedun 17, Copa 12, Villafane 10, Perez 6, Eesteche 4, Ruggeri 3, Ovejero 2, Gomez 1).

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