Per gli azzurri netta sconfitta 80 a 54, partita perfetta degli spagnoli. Domani alle 15 per il bronzo contro la perdente di GB-Germania.
L’Italia della pallacanestro in carrozzina dice addio al sogno di tornare in finale di un Campionato Europeo dopo 16 anni: a Sarajevo la semifinale contro la Spagna è di fatto un monologo degli iberici, che si impongono con un netto 80 a 54 che ben descrive l’andamento di un match di fatto mai iniziato. Per gli azzurri rimane l’amaro della sconfitta ma anche la prospettiva ancora viva di arrivare a medaglia nella finale per il terzo posto in programma domani alle ore 15.
Il match è chiaramente indirizzato a favore degli iberici fin dai primissimi minuti: il quintetto azzurro è sempre quello delle ultime uscite (Carossino-Papi-Giaretti-Raourahi-Boganelli), ma si ha subito l’impressione che la Spagna ne abbia di più a livello di intensità. Il 10 a 2 di inizio primo quarto è la prima spia delle difficoltà che avrebbero continuato ad affrontare gli azzurri per tutto il match: zero canestri dal campo nei primi tre minuti e mezzo, poi un misero 1/7 che dà il là al 17 a 4 per gli iberici, primo break a cui l’Italia non sa rispondere. C’è solo qualche sprazzo di Ahmed Raourahi e un po’ di vivacità portata dal giovanissimo Da Silva Pelizari nel secondo quarto per gli azzurri (oltre al secondo buzzerbeater consecutivo di Tanghe allo scadere di primo tempo) troppo poco per arginare una Spagna che tira con percentuali irreali nella prima metà di partita segnando 25 punti nel primo quarto e 23 nel secondo a quella che fino a questa partita era la migliore difesa del torneo. L’inizio di terzo quarto chiude definitivamente i giochi. La Spagna allunga ancora e si assesta sul +30, di fatto rendendo un lungo garbage time il resto del match. All’Italia rimane il percorso che l’ha portata alla seconda semifinale degli ultimi 16 anni, la qualificazione ai Campionati del Mondo 2026 e soprattutto l’opportunità di giocarsi il bronzo nell’ultimo match di domani contro la perdente di Gran Bretagna – Germania (ore 15 di sabato 18 ottobre).
“Non abbiamo giocato come sappiamo oggi, questo è certo”, commenta coach Van der Linden; “La Spagna ha fatto un’ottima partita tirando con percentuali altissime, abbiamo sofferto molto i loro pick and roll e concesso troppi rimbalzi offensivi. Nel secondo tempo poi non siamo migliorati come ieri mentre loro, che al momento sono tra le migliori squadre in circolazione, non si sono fermati. Ora asciughiamoci le lacrime e pensiamo a domani: abbiamo già centrato l’obiettivo della qualificazione ai Mondiali, adesso possiamo ancora raggiungere una medaglia”.
“Il bello di questi tornei è che non c’è tempo di pensare troppo alle sconfitte”, aggiunge Enrico Ghione; “Già domani ci aspetta una partita importante. Oggi non siamo riusciti a rispettare il nostro piano partita fin dall’inizio. Ora resettiamo la concentrazione e pensiamo alla finale di domani”.
ITALIA – SPAGNA 50 a 84
Italia: Carossino 11, Raourahi 8, Da Silva Pelizari 7, Tanghe 5, Giaretti 5, Papi 4, Saaid 4, De Maggi 4, Boganelli 2, Ghione, Benvenuto.